I prezzi Rc-auto
continuano a crescere anche se in misura minore rispetto agli scorsi anni. Nei
primi tre mesi del 2012 l’incremento, confrontato con i primi tre mesi dell’anno
precedente, è stato del +2.1% mentre nel
2011 era stato del +5,8% e nel 2010 era stato del +4,7%. Insomma un rallentamento della corsa al rialzo
c’è stato ma il segno resta positivo. L’impatto
dei premi assicurativi sulla filiera automotive è solo uno dei tanti
capitoli di spesa che stanno penalizzando gravemente il settore .Di questo stillicidio
di aumenti, a cui le associazioni di categoria paiono assistere inerti, buona
parte sono ascrivibili all’azione del governo e degli enti locali. Tra addizionali
e accise la filiera dell’auto è uno dei maggiori finanziatori del debito pubblico italiano.
Nel fornire le cifre
riportate, l’Ania sostiene che, tuttavia, il premio assicurativo risulta
essere minore rispetto al 2005 e che in sostanza lo scorso anno si è pagato
tanto quanto il 2005. Questo, perché a
suo dire, i costi RC-auto dal 2005 al 2009 sono calati costantemente. A mio
modo di vedere questa dichiarazione dell’ Ania
sa molto di artificio contabile,
conta il fatto che negli ultimi tre anni il premio RC-auto si è
incrementato del 12.6%. Alla
considerazioni dell’ Ania fa aveva già risposto a suo tempo la rilevazione ISTAT che nell’aprile 2004 evidenziava come le polizze auto fossero
aumentate del 4.3% rispetto allo scorso anno.
Al tentativo portato
avanti dall’Ania, di sminuire la reale portata degli aumenti, ribattono le
associazioni dei consumatori sostenendo che dal 2001 ai giorni nostri la media
degli aumenti è stata pari al 109% a cui va aggiunto un ulteriore +19% a carico
dei neopatentati. Nel fornire queste
cifre l’ Osservatorio nazionale
Federconsumatori ha invitato il governo a intervenire energicamente per raffreddare
i prezzi riformando contestualmente il comparto, peccato che governo ed enti locali contribuiscano
attivamente, con i loro prelievi, al
rincaro delle tariffe rc-auto.
Skoda km 0. Il tre cilindri sovralimentato 1.2 TDI CR FAP 75 CV (55 kW) rispetta la normativa anti inquinamento Euro 5
Nessun commento:
Posta un commento