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esempio di movimentazione automatica di magazzino |
Investire di più nella sicurezza non può portare altro che benefici alle aziende che decidono di intraprendere questa strada, il tutto decisamente amplificato per quei settori dell'industria in cui si lavora in ambienti a rischio di incendio ed esplosioni. Oggi la sicurezza è diventata, giustamente e proprio a causa dei tanti incidenti, un tema molto delicato per le aziende italiano, a prescindere dal settore in cui operano, e sul quale non si deve transigere. Tutte queste precauzione sono indispensabili quindi per le aziende che trattano, sia in sede di produzione che di stoccaggio, materiale altamente infiammabile.
Se all'interno del proprio magazzino si utilizzano carrelli elevatori obsoleti, se pur ottime macchine ancora in grado di funzionare, essi saranno probabilmente privi di sistemi di sicurezza adeguati e presenti ormai su una gran parte dei carrelli in circolazione, come ad esempio il blocco automatico del veicolo in uscita (dalla corsia). Pensate solo alla necessità per le aziende di essere in regola e in linea con la direttiva 94/9/CE dell'Unione Europa per la regolamentazione di apparecchiature destinate all'impiego in zone a rischio di esplosione (Atex: Atmospheres ed Explosibles) che comporta:
- l'utilizzo di carrelli antideflagranti,
- la conversione antideflagrante dei componenti elettrici che devono essere armati e protetti per non emettere scintille all'accensione della batteria,
- la conversione antideflagrante delle parti elettriche e meccaniche, che devono essere isolate per evitare qualsiasi rischio di incendio,
Per la costruzione dei carrelli Atex sono stati impiegati materiali che tecnicamente assorbono calore. Per ottenere il massimo delle prestazioni dei macchinari, è il caso di apportare delle modifiche strutturali anche al magazzino stesso come:
- inserimento dei tag nella pavimentazione di modo che il carrello diminuisca la velocità automaticamente, sia in uscita dalle corsie e sia quando si trova ad una certa distanza dalle pareti perimetrali, per ovviare il rischio di sbandamenti e schianti,
- inserimento di guide meccaniche nelle corsie, di modo che nella fase di ingresso del carrello nel magazzino, il sistema di gestione dei veicolo blocca in automatico le ruote e le inserisce all'interno delle guide poste in corsia.
- resa ottimale della pavimentazione per lo scorrimento dei carrelli, il pavimento infatti deve necessariamente essere liscio, senza buche o dislivelli perché il carrello, non essendo provvisto di sospensioni, è soggetto a vibrazioni eventuali distaccamenti dalle guide,
Tutti i macchinari e carrelli obsoleti che non sono adeguati alla normative e non dispongono di questi accorgimenti e sensori per la sicurezza sono naturalmente molto più esposti al rischio residuo, ovvero quel tipo di rischio che non si è mai in grado di escludere al 100%. Mentre la produzione difficilmente si ferma, il magazzino non è sempre attivo sempre 24 ore su 24, per questo l'autonomia delle batterie dei carrelli deve essere in grado di coprire l'arco delle almeno 12 ore, soprattutto nel caso di magazzini in cui c'è molto lavoro e movimentazione ancora di tipo manuale e nei magazzini automatici verticali, in quanto il maggior consumo di batteria dei carrelli si ha durante l'elevazione delle forche.
Nel caso di magazzino funzionante a ritmo continuato è possibile anche pensare a delle batterie di backup che subentrino in rotazione a quelle standard.
Un consiglio per chi necessita di cambiare il reparto macchine di un magazzino? Scegliere il leasing operativo che vi permette di avere carrelli sempre nuovi e performanti e sicuri, con ogni 5 anni la possibilità di sostituirli.
Un consiglio per chi necessita di cambiare il reparto macchine di un magazzino? Scegliere il leasing operativo che vi permette di avere carrelli sempre nuovi e performanti e sicuri, con ogni 5 anni la possibilità di sostituirli.
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