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sabato 4 giugno 2016

BlackRock i fondi istituzionali a caccia di rendimenti alternativi

Meno Borsa, più economia, i fondi istituzionali a caccia di rendimenti alternativi. Black Rock, il maggiore money manager del mondo, ha registrato i pareri di 174 chief financial officer dei principali gruppi dai quali emerge una forte volontà di dirottare risorse verso private equity e dintorni.
Black Rock, il parere dei principali Chief Financial Officer
Venture capital e private equity sono il braccio alternativo del credito. Presto potrebbero diventare gli intermediari chiave nella ricerca di nuovi asset da parte dei grandi fondi istituzionali. Fondi pensione, grandi gruppi assicurativi, società di gestione del risparmio: è partita la caccia al rendimento e molte risorse un tempo allocate sulle Borse e sul reddito fisso, ora cercano nuove ancore a cui affidare la stabilità e redditività dei soldi loro affidati.
«Per la prima volta i fondi istituzionali manifestano la forte volontà di rivedere la loro allocazione sia sull’obbligazionario che sull’azionario», racconta Alberto Salato, responsabile business istituzionale di BlackRock Italia, il più grande money manager del mondo.
Ogni anno Blackrock effettua un’indagine per capire gli orientamenti dei principali investitori. Il 2016 Global Institutional Rebalancing, appena pubblicato, ha passato al setaccio 174 fondi che gestiscono l’equivalente di 6.600 miliardi di dollari, circa tre volte il Pil italiano. Si chiama Rebalancing perché si rivolge a operatori che hanno già asset investiti e devono decidere gli scostamenti sulla base delle aspettative. Un’analisi che indica trend sia di medio che di lungo periodo, considerato che gli istituzionali lavorano di tattica, per gli aggiustamenti a breve, ma nell’ambito di una visione strategica a lunga gettata.
«L’orientamento dei Cfo, chief financial officer, è abbastanza unanime – racconta Salato- stanno valutando con maggior favore strategie attive che sappiano cogliere il fattore alfa anche nelle nicchie». Il coefficiente alfa esprime l’attitudine di un titolo a variare indipendentemente dal mercato. C’è voglia di “decorrelarsi” di sganciarsi dalle Borse. Una voglia di investimenti alternativi. In passato si parlava di immobili, di hedge fund. Oggi lo sguardo si sta allargando verso nuove aree. «Emerge una grande attenzione verso asset illiquidi – racconta Salato – in particolare aumenteranno sensibilmente la componente investita in private equity, credito reale e più in generale in cosiddetti real asset». In Europa ancora oggi l’80% dei prestiti alle imprese passa attraverso il circuito bancario, secondo recenti elaborazioni di Blackrock su dati Bce, Fed e Deutsche Bank Research. Un rapporto praticamente opposto a quello registrato negli States.
FONTERepubblica.it

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