Un
meraviglioso patrimonio naturale, caratterizzato da spiagge bianche
incontaminate che si tuffano in un mare turchese dalle sfumature verde
smeraldo, e un’anima ospitale, nella quale le antiche tradizioni africane si
fondono armoniosamente con gli effetti della lunga dominazione portoghese:
l’arcipelago di Capo Verde è una
destinazione unica nel suo genere, in grado di soddisfare tanto le esigenze
di chi desidera una vacanza tutta sole, mare e relax, quanto le aspettative di
chi è in cerca di sport, divertimento e … un pizzico di avventura!
Le offerte di King Holidays per Capo Verde
Una
meta ideale per programmare le prossime vacanze, complici il clima sempre
soleggiato, la stabilità politica e le nuove
proposte del tour operator King Holidays, che la rendono interessante anche
dal punto di vista economico. Presente sul mercato da 25 anni, King Holidays
per l’estate 2018 propone pacchetti da
Milano e Roma in agosto, con quote finite a partire da 1.184 euro a persona,
per una settimana in hotel 3 stelle con trattamento di pernottamento e prima
colazione. Informazioni sui pacchetti: www.kingholidays.it
– prenotazioni in tutte le agenzie di viaggi.
“Dieci
isole fatte di silenzio, nostalgia e di sogni”: Dina Salustio, scrittrice capoverdiana, descrive così l’essenza del
suo arcipelago situato in pieno Oceano Atlantico, al largo della costa
senegalese. Ad accogliere i visitatori a Capo Verde è l’isola di Sal, sede delle strutture proposte da King Holidays, con
il suo paesaggio lunare, davvero suggestivo. L’erosione ha pressoché cancellato
le testimonianze dell’origine vulcanica dell’isola, che oggi è prevalentemente
pianeggiante e desertica: non è un caso dunque che il suo nome originale fosse
Ilha Llana, ovvero isola piatta. L’uso del termine Sal, infatti, divenne comune
solo dopo che le antiche saline resero l’isola un’importante esportatrice di
sale. Le saline principali dell'isola
sono custodite nel cratere di Pedra de Lume, un antico vulcano inattivo. Per
visitarle si attraversa un tunnel scavato nella roccia, fino a raggiungere il
centro del cratere: il colpo d’occhio è straordinario, con il colore del
terreno coperto di sale che varia dal blu cobalto al turchese e riflessi rosa
alternati ad un bianco abbacinante. Tutto intorno, gole salmastre, piscine
naturali e il lago salato per eccellenza, dove si può fare il bagno,
sperimentando acque addirittura 10 volte
più salate del Mar Morto e 25 volte più dell’Oceano.
Le altre attrazioni di Capo Verde
Durante
la vacanza è possibile anche visitare le altre isole, raggiungibili da Sal via
nave oppure utilizzando comodi voli interni. Per avere un’idea della varietà di
paesaggi che contraddistinguono Capo Verde, la prima isola da visitare è Santo Antào, la più settentrionale
dell’arcipelago. Armoniosa unione di fertili altopiani, profonde vallate e
incontaminate spiagge vulcaniche… è davvero il luogo ideale per praticare
trekking. Tra le principali escursioni, da non perdere l’antico cratere di Cova, oggi una pianura completamente coltivata.
Qui cresce davvero di tutto: dai pini, ai banani, al cactus, fino alle
piantagioni di caffè… un paesaggio bucolico, con i ciuchini che trasportano
l’acqua per l’irrigazione dei campi, i ragazzi che con disinvoltura corrono a
piedi nudi sulle pietraie e i contadini intenti a coltivare la terra. Tutto
avvolto dal silenzio, rotto solo dai suoni della natura. E se Santo Antào
detiene il record di isola più a nord di Capo Verde, Santiago è di sicuro la più grande. Qui è d’obbligo una visita
della capitale, Praia: il suo
mercato brulicante, il traffico disordinato, che per inciso nel resto delle
isole è quasi inesistente, gli usi e i coloratissimi costumi degli abitanti,
rendono Praia la città più simile alla cultura africana dell'intero arcipelago.
Merita una
sosta anche l’isola di Sao Vicente che,
nonostante le sue ridotte dimensioni, rappresenta il cuore culturale
dell'arcipelago! Il centro principale è Mindèlo,
città in stile coloniale che ha dato i natali alla Cesaria Evora,
ambasciatrice nel mondo della morna, celebre genere musicale creato dall’incontro
tra i ritmi africani e il fado portoghese, espressione più
pura dell’anima capoverdiana.
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