Il
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani di Roma, ospitato dalla Chiesa di
Scientology di Roma, nella ricorrenza del Giorno della Memoria ha ricordato il
passato per difendere e migliorare il futuro.
La memoria, l'esatta visione quanto
accaduto, aiuta ad agire nel presente per pianificare un futuro migliore. La
pace e il rispetto della dignità umana è quel futuro che la sezione romana del
Comitato di Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) ha voluto valorizzare
celebrando con un incontro-dibattito il Giorno della Memoria delle vittime
dell'Olocausto, domenica 27 gennaio 2019.
A partire dalle ore 15, ospitato nella sede
della Chiesa di Scientology di Roma, è stato tenuto un incontro-dibattito sul tema delle teorie della “buona razza” che una certa psichiatria materialista ha elaborato e messo nelle mani
di una macchina nazista che orribilmente oppresse tutte le categorie di persone
ritenute "indesiderabili" o "inferiori" per motivi politici
o razziali. Oltre agli ebrei, furono perseguitate le popolazioni slave delle
regioni occupate nell'Europa orientale e nei Balcani, i prigionieri di guerra
sovietici, gli oppositori politici, le minoranze etniche come rom, sinti e
jenisch, i gruppi religiosi come Testimoni di Geova e Pentecostali, gli
omosessuali, i malati di mente e i portatori di handicap. Le fonti storiche
riportano tra i 15 e i 17 milioni di vittime dell'Olocausto, di entrambi i
sessi e di tutte le età (senza riguardo
per anziani e bambini), tra cui 6 milioni di ebrei, nel periodo dal 1933 al
1945. Nei fatti è stata una “pseudoscienza senza anima”, spinta da
interessi di parte, a creare simili orrori, che nel silenzio inspiegabile è stata utilizzata per giustificare
l'oppressione della dignità umana.
Perchè quel silenzio non cada più su un valore così basilare per il futuro, la
celebrazione di questa ricorrenza del Giorno della Memoria ha proposto la
visione del documentario L'Era della Paura, che rivela “la sordida storia della psichiatria dai suoi albori ai nostri tempi”. Il CCDU di Roma ha voluto ricordare
che l'oppressione del valore supremo della dignità umana e dei diritti fondamentali che ne conseguono, di cui si trova
ancora oggi traccia in perizie o diagnosi sintomatiche superficiali, abuso di
droghe e di psicofarmaci, è la via che porta
al declino civile e culturale. L'incontro ha evidenziato che quella ideologia
che ha generato milioni di vittime, ha cambiato oggi veste con perizie e
diagnosi psichiatriche superficiali, a volte senza la presenza della persona,
interessi di un abusante marketing dello psicofarmaco o della sottrazione di
minori alle famiglie di origine, tutto motivato da interessi finanziari. Un
modo per creare consapevolezza e cambiare la situazione di un “moderno e silente olocausto” verso un futuro di rispetto dei
diritti e della dignita' umana.
Il Comitato dei Cittadini per i Diritti
Umani è da anni
impegnato nella tutela dei diritti umani nel campo della salute mentale.
Fondato in Italia nel 1979, è
un'organizzazione indipendente collegata ideologicamente al CCHR (Citizen
Commission on Human Rights), che ha sede a Los Angeles, fondato nel 1969 dalla
Chiesa di Scientology e dal professor Thomas Szasz, professore emerito di
psichiatria all'Università di Syracuse,
Stato di New York, autore di fama internazionale.
A quel tempo le vittime della psichiatria
erano una minoranza dimenticata, segregate in condizioni terribili nei manicomi
sparsi nel mondo. Tra le numerose iniziative, per risolvere questa situazione,
il CCHR elaborò una
Dichiarazione dei Diritti Umani sulla Salute Mentale che è diventata la linea guida per le riforme nel campo della salute
mentale.
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