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giovedì 27 febbraio 2020

Il settore dei parchi divertimento chiede il riconoscimento dello stato di crisi


Parchi a tema in prima linea nella tutela della salute pubblica: l’Associazione Parchi Permanenti Italiani (PPI), che raggruppa più di 230 parchi divertimento di carattere tematico, acquatico e faunistico, assicura sin d’ora l’adozione di tutte le misure straordinarie necessarie per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus. In ottemperanza alle ordinanze emanate dalle Regioni coinvolte, le realtà interessate hanno già sospeso tutte le attività in corso, mentre l’Associazione è al lavoro per coordinare le azioni da intraprendere nei parchi la cui apertura, prevista nel corso delle prossime settimane, dovrà essere posticipata.

Il commento di Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani


“Abbiamo a cuore la salute dei nostri ospiti, bambini, ragazzi e adulti – dichiara Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e del parco a tema Leolandia – per questo siamo perfettamente consci dell’emergenza e della necessità di adottare tutti i provvedimenti necessari a contenerla. È tuttavia indubbio che la sospensione delle attività in corso per i parchi già aperti, la proroga delle aperture per i parchi ancora chiusi e l’annullamento di tutte le gite scolastiche stanno già avendo delle conseguenze gravi su tutto il comparto, specialmente in un periodo decisivo come quello primaverile che, con la Pasqua, rappresenta un terzo del fatturato dell’intera stagione. Per questo abbiamo già chiesto il riconoscimento dello stato di crisi per l’intero settore, a prescindere dalla localizzazione dei singoli parchi”.   

Il comparto nel 2019 ha generato ricavi pari a 420 milioni di euro (stimato) per un totale di 20 milioni di visitatori provenienti dall’Italia e 1,5 milioni di arrivi dall’estero. Considerando ristorazione, trasporti, merchandising e hotel, il volume d’affari complessivo dell’indotto nel 2019 supera la barriera di 1 miliardo di euro.

Cifre importanti anche sul fronte del lavoro: il settore genera 25.000 occupati diretti, di cui 10.000 fissi e 15.000 stagionali, a cui si sommano 60.000 posizioni legate all’indotto. In questi giorni le imprese erano alle prese con la fase di selezione delle migliaia di dipendenti stagionali, attualmente sospesa. I piani di assunzione dovranno purtroppo tenere conto della criticità di questo periodo e di una stagione 2020 che subirà un calo nei ricavi di decine di punti percentuali.

“Condividiamo gli obiettivi dei provvedimenti intrapresi – prosegue Ira – ma appare evidente che non sono sostenibili per le imprese del nostro comparto. Abbiamo già sensibilizzato Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, Stefano Patuanelli, Ministro per lo Sviluppo Economico e Dario Franceschini, Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Il nostro scopo è di ottenere garanzie specifiche a tutela del business dei nostri Associati e dell’intero settore: agevolazioni fiscali, cassa integrazione straordinaria, moratoria per pagamenti fiscali e bancari e misure volte ad agevolare i pagamenti dell’IVA”.  

Tutto ciò, alla luce del ruolo sempre più centrale dei parchi a tema sia per i costanti e cospicui investimenti, che nel solo 2019 superano i 100 milioni di euro, sia come volano per lo sviluppo dell’offerta turistica italiana. Lo scorso anno il settore ha generato 1,1 milioni di pernottamenti in hotel, intercettando tanto gli Italiani, quanto i turisti provenienti dall’estero, da sempre molto sensibili all’offerta degli “amusement park”.

L’analisi di Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani


“Ancora prima dell’emergenza coronavirus – conclude Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani – avevamo presentato le nostre istanze alle istituzioni per ottenere un sostegno concreto. Basti pensare che, per un retaggio del passato, a livello normativo siamo ancora equiparati al settore dei Circhi e degli Spettacoli Viaggianti: un settore con cui abbiamo sempre meno a che fare”.

Creare specialisti della prevenzione alla droga


Roma 27.2.2020
Portare i giovani sul sentiero di una vita libera dalla droga richiede che gli insegnanti o gli studenti stessi  partecipino a lezioni di addestramento. In un istituto superiore romano si da il via al Seminario degli Educatori di “La Verità sulla Droga” della Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga.
Sorprendente la risposta dei ragazzi che hanno deciso di assumersi la responsabilità di formarsi con lo scopo di poter aiutare i propri coetanei attraverso le future attività di prevenzione.
L’arma più efficace nella guerra contro la droga è l’educazione. A tal proposito è stato realizzato dalla Fondazione per un Mondo Libero dalla droga un pacchetto informativo per educatore  “La Verità sulla Droga” disponibile gratuitamente a chiunque rivesta una posizione da cui istruire i giovani sul tema dell’abuso di stupefacenti.
Il pacchetto include:
La Guida per l’Insegnante “La Verità sulla Droga”contiene lezioni complete e istruzioni per insegnare la verità su undici tipi di droga.Queste lezioni incoraggiano e stimolano sia voi che gli studenti ad un’attiva partecipazione e alla scoperta della verità sulla droga.
Il documentario La Verità sulla Droga è un film informativo di grande impatto e molto esplicito che tratta ognuna delle sostanze di cui si abusa più comunemente.Con la schietta eloquenza che lo caratterizza, questo programma trasmette gli avvincenti resoconti di ex tossicodipendenti che sono sopravvissuti all’inferno della dipendenza.
Il DVD contiene anche i premiati annunci di pubblica utilità (PSA), ognuno dei quali mette a fuoco il modo in cui il consumo occasionale di droga può condurre a una rovina permanente.
Ventiquattro set di tredici opuscoli informativi della serie “La Verità sulla Droga”: una semplice ma efficace informazione sulla droga. Il primo della serie è intitolato La Verità sulla Droga e descrive l’azione della droga ed i suoi effetti mentali e fisici. Ognuno degli altri opuscoli della serie si incentra su ognuna delle droghe di cui comunemente si abusa maggiormente, smascherandone i miti tramite la verità sui relativi effetti a breve e lungo termine.
Undici poster, uno per ogni droga a scelta,vengono forniti per l’uso in abbinamento alle lezioni. Possono essere affissi nell’aula o nelle aree pubbliche della scuola per rinsaldare il messaggio delle lezioni e far scoprire la verità sulla droga.
Si parla molto della droga nelle strade, a scuola, su Internet e alla TV. Alcune informazioni sono vere, altre no. Quello che i vostri studenti sentono dire sulla droga proviene per lo più da coloro che la vendono. Ex-spacciatori hanno ammesso che avrebbero detto qualsiasi cosa pur di far comprare la droga alle persone”.
 Dalle parole del filosofo L. Ron Hubbard: “Le droghe sono l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale“, traggono la spinta i volontari convinti che, la spirale discendente che la società attuale ha imboccato, ha un responsabile: l’abuso di droghe illegali da strada e di farmaci prescritti, che si possono considerare vere e proprie droghe legali visti gli effetti devastanti che causano in chi li assume.





La lezione di “ La verità sulla Droga” consente ai ragazzi di sapere come stanno realmente i fatti


Si stanno raggiungendo centinaia di studenti ogni giorno col programma e le attività di istruzione che vengono fatte nelle scuole romane da educatori, insegnanti, religiosi che si dedicano a far conoscere la verità sulla droga.
Roma 27 febbraio 2020 –  Queste informazioni basilari sono fondamentali per tutelare le future generazioni, favorendo la consapevolezza che le droghe sono essenzialmente veleni per il corpo e per la mente, con l’obiettivo finale di farli giungere ad un informato “no alla droga, si alla vita”.
La Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga ha inoltre realizzato un documentario con storie vere di ragazzi che sono usciti dalla trappola della dipendenza e una serie di 16 spot di pubblica utilità, dal titolo “Dicevano…Mentivano”, che sbugiardano i luoghi comuni usati per attirare gli adolescenti verso l’uso di droghe.
Questo è uno strumento efficacissimo che “spiattella in faccia” ai ragazzi come stanno le cose.

E mentre si diffondono notizie sulle “smart drug”, le “droghe furbe”, le future generazioni vengono rese consapevoli che usare droghe non è “furbo”. Al contrario, grazie alla “La verità sulle droghe” vengono resi consapevoli che “furbo” è restarne alla larga e dire “Si alla vita”, facendo tesoro dell’osservazione dell’umanitario L. Ron Hubbard: “Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che rappresentano, comunque, l’unica ragione per vivere”.


Roma: senza sosta l’attività di prevenzione alle droghe


Roma 27 Febbraio 2020. Oltre 1000 i ragazzi raggiunti dai volontari romani della Fondazione per un Mondo libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology nel centro dell Capitale con i preziosi opuscoli “La Verità sulla Droga”.
Quando rispondono ai sondaggi molti insegnanti riferiscono di non avere risorse istruttive sulla droga che comunichino a un pubblico giovanile. Per quanto riguarda come dovrebbero essere tali risorse, dicono di aver bisogno di materiali accurati, aggiornati e ben presentati, che catturino e tengano desta l’attenzione degli studenti.
È qui che i nostri materiali “La Verità sulla Droga” possono rivelarsi utili. Sono contemporanei, completi e facili da capire da parte degli studenti. I nostri materiali, che si basano su studi e sondaggi autorevoli, vengono presentati in modo interessante e avvincente per i giovani. I giovani riferiscono che, studiandoli, non solo si rendono conto che è meglio evitare del tutto l’uso della droga, ma sanno perché lo dovrebbero fare.
A nessuno, e in particolare ad un adolescente, piace che gli vengano fatte paternali su ciò che può o non può fare. Perciò noi forniamo i fatti che permettono a una persona di prendere da sé, con cognizione di causa, la decisione di rimanere libero dalla droga. La chiave del successo di questo programma educativo è la partecipazione dello studente. A tal fine, i giovani vengono invitati a partecipare ad attività che promuovono una vita libera dalla droga: attività che si sono rivelate popolari e possono coinvolgere studenti e membri della comunità di tutte le età.
 Dalle parole del filosofo L. Ron Hubbard: “Le droghe sono l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale“, traggono la spinta i volontari convinti che, la spirale discendente che la società attuale ha imboccato, ha un responsabile: l’abuso di droghe illegali da strada e di farmaci prescritti, che si possono considerare vere e proprie droghe legali visti gli effetti devastanti che causano in chi li assume.


Continua l’azione informativa dei volontari romani del CCDU


Roma 27  febbraio 2020. A Castel Fusano i  volontari romani del CCDU continuano ad informare centinaia di  persone sugli effetti nocivi degli psicofarmaci grazie ai preziosi opuscoli che ne denunciano i rischi.
Diversi studi pubblicati di recente rafforzano i gravi e perfino mortali, effetti negativi a lungo termine associati con le benzodiazepine, gli psicofarmaci ansiolitici più comunemente prescritti. Noto agli utenti con i loro nomi commerciali come Xanax, Valium, Ativan e Klonopin, questi farmaci possono causare, tra le altre cose, problemi cognitivi (perdita di memoria), dipendenza e morte.
I nuovi dati forniti in una recente ricerca non affrontano l’inferno personale che molti sperimentano mentre sono sotto l'effetto delle benzodiazepine o mentre stanno dismettendole, ben descritto dall'icona rock Stevie Nicks, caduta nella trappola delle benzodiazepine dopo che alcuni amici l’avevano convinta a cercare aiuto psichiatrico per risolvere la dipendenza da cocaina.
In un recente studio pubblicato nel CNS Drugs "Legame tra benzodiazepine e disturbo di dementia - stato attuale delle conoscenze”, gli autori riferiscono come questo legame sia stato evidenziato da nove studi su undici: sembra proprio che le benzodiazepine causino dementia.
Questa ricerca conferma uno studio del 2014 pubblicato sul British Medical Journal "Uso di benzodiazepine e malattia di Alzheimer: studio sul controllo dei casi" nel quale si sostiene che l’uso di questi ansiolitici aumenta del 51% il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. Il rischio aumenta col periodo di assunzione, per arrivare all'84% per chi assume benzodiazepine per più di sei mesi.
Alzheimer e dementia non sono le uniche conseguenze negative dell’uso di benzodiazepine: un articolo pubblicato il mese scorso sull'American Journal of Public Health, " Aumento di prescrizioni di benzodiazepine e della mortalità per overdose negli Stati Uniti dal 1996-2013 ", ha rilevato un legame tra uso di benzodiazepine e decessi per overdose.
Mentre questi studi recenti evidenziano dati aggiornati riguardanti gli effetti negativi gravi e potenzialmente mortali, i possibili esiti avversi associati all'uso a lungo termine (più di 120 giorni) non sono sconosciuti. Già nel 1982 sono state fornite informazioni nel corso di una riunione segreta del Medical Research Council (MRC) nel Regno Unito, che collegavano le benzodiazepine all'atrofia cerebrale. Questa ricerca condotta da Malcolm Lader, ora professore emerito dell'Istituto di Psichiatria, pur se eseguita su piccola scala, aveva mostrato il restringimento del cervello in alcuni pazienti trattati con benzodiazepine. Il MRC ha accettato le raccomandazioni per lo svolgimento di studi più ampi, a lungo termine, ma non è riuscito a portarlo avanti.
Dopo 30 anni sembrano confermati, e i ricercatori continuano a riferire sugli effetti negativi devastanti associati alle benzodiazepine. Da allora ci sono stati 25 avvertimenti provenienti da sei paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Germania) per avvisare che gli ansiolitici causano effetti collaterali dannosi, tra cui deficit cognitivo, amnesia, depressione, allucinazioni e pensiero delirante, comportamento anormale, rischi di suicidio o di tentativi, violenza, ostilità e agitazione - solo per citarne alcuni.
Nonostante i loro noti effetti negativi, il consumo di ansiolitici è in costante crescita, e non sorprende che siano in aumento anche i siti web e le pagine Facebook che forniscono informazioni su come uscire dalla dipendenza da benzo. Eppure, anche dopo avere risolto i sintomi di astinenza, permangono elevati rischi residui a lungo termine.
Questo è il sito giusto: www.ccdu.org.
 Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus, è un'organizzazione di volontariato non a scopo di lucro, finalizzata alla difesa dei Diritti Umani nel campo della Salute Mentale.
Con questo in mente, nel 1969 gli Scientologist fondarono il Citizens Commission on Human Rights (CCHR, in Italia CCDU, Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani), un ente di tutela che indaga ed espone le violazioni psichiatriche dei diritti umani. Oggi il CCHR è una forza a livello mondiale che lavora attivamente per eliminare i trattamenti brutali, le pratiche criminali e le violazioni dei diritti umani nel campo della salute mentale. Ha contribuito a far promulgare più di 150 leggi che proteggono le persone da pratiche abusanti e coercitive nel campo della salute mentale.




martedì 25 febbraio 2020

PIZZA & PASTA TOUR DI SCENA AL CASABLANCA DI CIVITANOVA MARCHE IL 26 MARZO


Il Tour più goloso di tutti i tempi parte proprio dalle Marche il 26 Marzo per terminare poi a Santiago del Cile.

Il 26 Marzo prossimo si terrà a Civitanova Alta, nel Ristorante Casablanca, il “Pizza & Pasta Tour”; la prima tappa di una tournèe che vede protagonisti Maestri Pizzaioli e Chef di qualità per proseguire poi per tutta l’Europa, l’Asia e culminare nell’America Latina.
Il format si basa sulla formula del “All you can eat”, ossia si mangia fino a scoppiare, naturalmente tutto assolutamente “Made in Italy” sia per le pizze che per la pasta.
Tanti tipi di pasta e varietà di pizze sia in stile napoletano che romano; dalla puccia pugliese, alla classica pizza napoletana con il cornicione, alla pinsa romana.
Per la pasta si coloreranno le tavole dei commensali con colori e sapori tipicamente italiani; dall’amatriciana, alla carbonara, ai vincisgrassi marchigiani per arrivare poi ai piatti più creativi e gourmet: Quindi Spiedini di Ravioli, Spirali di Crespelle Gratinate, Spaghetti alle Vinacce, Spaghetti ai broccoletti e lupini e tante altri piatti creativi secondo la migliore arte culinaria italiana.
Ogni tappa sarà registrata e poi mandata in onda su un canale televisivo a livello mondiale e in differita su tantissimi canali privati regionali, sia in Italia che all’estero. Quindi sarà anche un format televisivo che seguirà il tour dall’inizio alla fine, con un capodanno esplosivo a sorpresa.
Per questa prima tappa è stato scelto il Ristorante Casablanca che farà da cornice a scene da “Un Americano a Roma” con Alberto Sordi o “Miseria e Nobiltà” in cui Totò si metteva gli spaghetti nelle tasche della giacca.
Un po’ una “Sora Lella” rivisitata in chiave moderna, dove in una notte si potranno gustare tante di quelle specialità da rimanere satolli per giorni e giorni.
Il 26 Marzo non si può mancare all’appuntamento nel quale nessun dietista ti consiglierà di andare…ma un psicologo si, per la salute del corpo e il benessere della mente.


















Il profilo professionale di Claudio Machetti, Direttore della Global Trading Business Line di Enel

Claudio Machetti è alla guida di Global Trading, la Business Line di Enel che gestisce il sourcing di carbone, gas e olio combustibile, la programmazione della produzione degli impianti, e l'operatività sui mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica in diversi Paesi. Manager dalla consolidata esperienza professionale, grazie alla sua lunga carriera è riconosciuto oggi come una figura di primo piano nel Gruppo Enel.
Claudio Machetti

Claudio Machetti, dai primi incarichi professionali all'approdo in Enel

Originario di Roma, Claudio Machetti ha conseguito una Laurea in Scienze Statistiche presso l'Università La Sapienza nel 1982. La sua carriera ha inizio nel Banco di Roma, prima come dipendente della filiale di Milano nel 1983 e in seguito nella Direzione della capitale nel ruolo di Analista Finanziario. Si specializza in equity e lavora come funzionario per l'Ufficio Analisi Finanziarie del Banco di Roma, società per cui opera in seguito in qualità di Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. Nel 1992 avviene il passaggio all'interno di Ferrovie dello Stato, prima come Dirigente Responsabile dell'Unità Mercati Finanziari e poi come Direttore della Finanza Operativa. Allo stesso tempo collabora nella fondazione di Fercredit, società captive di servizi finanziari, per cui viene nominato Amministratore Delegato. In seguito a tali esperienze di rilievo, nel 2000 Claudio Machetti fa il suo approdo in Enel in qualità di Responsabile dell'Area Finanza, contribuendo inoltre alla nascita della società di factoring per le attività del Gruppo, Enelfactor, di cui assume il ruolo di Amministratore Delegato, e alla fondazione di Enel Insurance, di cui è Presidente fino al 2014.

L'esperienza di Claudio Machetti nel management del Gruppo Enel

Anche in seguito alle esperienze in Enelfactor ed Enel Insurance, e ad altri incarichi ricevuti nei board delle consociate Wind Telecomunicazioni e Terna, Claudio Machetti prosegue la propria ascesa nel Gruppo Enel, ricoprendo ulteriori cariche di responsabilità all'interno della multinazionale dell'energia elettrica e del gas: prima, infatti, è Presidente dei fondi pensione Fondenel e Fopen, poi Direttore Finanziario a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, e in seguito, nel 2009, viene nominato alla guida della Direzione Risk Management, la neonata divisione responsabile del controllo dei rischi aziendali (finanziari, creditizi, industriali, assicurativi e quelli relativi alle commodities). Successivamente alla ristrutturazione del Gruppo e all'organizzazione dello stesso in quattro linee di business (Generazione Globale, Infrastrutture e Reti Globale, Trading Globale ed Enel X) Claudio Machetti viene incaricato di guidare la linea di Global Trading, nomina tuttora ricoperta dal manager. Attualmente è, inoltre, Amministratore Unico di Enel Global Trading, società del Gruppo dedicata alle attività della divisione omonima. Figura di rilievo nel management di Enel, nel 2015 viene nominato nuovamente Presidente di Fondenel.

Luigi Lusuriello ha ritirato il Premio Assochange 2019, vinto da Eni per i progressi in campo digital

"Un apprezzato riconoscimento per il lavoro svolto e un forte incentivo per proseguire su questa strada": così ha commentato Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni, l'assegnazione del Premio Assochange al Gruppo, gratificazione ottenuta grazie ai progressi raggiunti nel processo di trasformazione digitale.
Luigino Lusuriello

Luigi Lusuriello: "Orgogliosi di ricevere il Premio Assochange"

Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni, ha rappresentato il Gruppo ricevendo il Premio Assochange 2019. Giunto alla sua ottava edizione, il riconoscimento è stato consegnato in occasione del Convegno di presentazione dei risultati del 6° Osservatorio sul Change Management in Italia. L'evento si è svolto a Milano, presso Assolombarda. Il Premio è stato consegnato a Eni per "aver valorizzato appieno il connubio tra Tecnologia Digitale e Cambiamento Culturale delle persone", attraverso un progetto globale ambizioso di Change Management, studiato per supportare la digital transformation in atto. La digitalizzazione diventa così un appoggio alla sostenibilità e alla sicurezza delle attività di Eni. "Per noi la trasformazione digitale è un abilitatore di un profondo cambiamento culturale", ha dichiarato Luigi Lusuriello. "È per noi infatti sintesi di un concetto più completo di trasformazione del modo di lavorare delle persone, abilitata dal digitale. Per favorire il cambiamento è imprescindibile un forte programma di Change Management che riesca a valorizzare le diversità culturali, generazionali e professionali e che accompagni le persone a migliorare le loro performances integrandosi con le soluzioni digitali". Il manager ha sottolineato che il Premio rappresenta "un apprezzato riconoscimento per il lavoro svolto e un forte incentivo per proseguire su questa strada".

Luigi Lusuriello: la carriera professionale

Luigi Lusuriello è laureato in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Genova. Nel 2009, a carriera avviata, decide di consolidare il suo percorso di formazione attraverso il corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" presso la Said Business School University of Oxford. In seguito alla laurea, entra in Agip S.p.A. in qualità di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria. Dal 1992 al 1993 è Construction Yard Manager a Ravenna, dal 1993 al 1994 è Platform Manager in Congo, mentre dal 1994 al 1998 è Manager - Production and Maintenance Technologies per la sede di Crema. Successivamente, ricopre i ruoli di Project Manager, Production Manager e Capo Distretto a Ortona, quest'ultima carica assunta anche in Val d'Agri. La sua carriera si apre sul fronte internazionale con l'incarico di Managing Director di Eni Congo e, in seguito, di Eni UK. Luigi Lusuriello viene nominato Senior Vice Presidente Programma Iraq nel 2011 ed Executive Vice President Operations dal 2013 al 2018. Da settembre 2018 ricopre l'incarico di Chief Digital Officer di Eni, occupandosi di guidare il processo di trasformazione digitale.

domenica 23 febbraio 2020

Cent'anni il nuovo videoclip di Ganoona

Da venerdì 31 gennaio sarà in rotazione radiofonica “Cent’Anni” (Noize Hills Records), l’ultimo singolo di Ganoona già disponibile sulle piattaforme digitali. 
Ricordo che presi la scossa la prima volta che ti ho toccata”: così canta Ganoona in una strofa di “Cent’Anni”, brano urban-pop dai toni malinconici e sonorità latine che ha tutte le caratteristiche di una lettera d’amore/odio destinata a un “traditore”, una persona che guadagna la nostra fiducia e poi la usa per scopi e vantaggi personali, la famosa serpe in seno. «“Cent’anni”, come quasi tutti i miei brani, nasce dall’esigenza di raccontare, in primis a me stesso, qualcosa che mi è successo. Il brano parla di una relazione di amicizia molto tossica che mi aveva fatto perdere la serenità e la fiducia in me stesso. Da qui la metafora della vipera e della “serpe in seno” racconta Ganoona - il ritornello è una citazione a un romanzo classico della letteratura latino-americana, “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez. “Cent’anni” mi rappresenta molto musicalmente, essendo una commistione tra sonorità latine e le sonorità più moderne dell’indie pop italiano ed europeo».
Il videoclip di “Cent’Anni”, diretto da Lorenzo Chiesa, racconta la storia di due amici in partenza per un viaggio on the road. All’inizio vi è intesa, ma gradualmente vediamo crescere la tensione in un’escalation emotiva messa in risalto da sequenze di immagini con una marcata mimica teatrale.

Biografia
Ganoona è un cantante, rapper e songwriter italo messicano e vive a Milano. La sua musica è una combinazione di sonorità black, latin e hip-hop accompagnata da liriche intense ed originali. Si esibisce sia in Italia che in Messico distinguendosi per i suoi live energici e coinvolgenti. Ganoona collabora a tutti gli aspetti del progetto artistico, spesso è anche compositore dei suoi brani. A dicembre 2018 il brano in collaborazione con Kayla, prodotto da Polezski (già produttore di Gemitaiz e altri), viene selezionato da Youtube Music come “Artists to watch – il suono del 2019”. L’ultimo inedito “Cent’Anni” (Noize Hills Records) sarà in rotazione radiofonica dal prossimo 31 gennaio.

sabato 22 febbraio 2020

FIRENZE, CAROL MARITATO CANTA E INCANTA AL QUEEN AT THE OPERA


Si è rivelato un grande successo di pubblico e partecipazione l’opening della giovane ed affermata cantautrice, Carol Maritato, che nella serata di venerdì 21 febbraio ha aperto il bellissimo “Queen At The Opera”, svoltosi al TuscanyHall, uno dei più importanti e rinomati teatri d’Europa, situato nel cuore di Firenze.
La cantante originaria di Roma ha cantato il suo brano di successo “Dimmi di te”, da lei stessa scritto e arrangiato e che è presto diventato pezzo virale su social e web. Bellissima nel suo vestito lungo, Carol Maritato ha incantato i tremila spettatori con la sua voce decisa e soave. Una performance notevole, arricchita da un contesto pazzesco.
 “Queen at the opera”, infatti, è il primo ed originalissimo Concerto/Show interamente basato sulle musiche dei Queen in una inedita e coinvolgente veste rock/sinfonica mai creata prima.
Lo spettacolo sta riscuotendo enorme successo, in Italia e nel mondo, grazie anche alla presenza sul palco di oltre 40 straordinari performer. Insomma, un evento maestoso di cui Carol Maritato è stata grande protagonista.

DRINK: BUBBLES NEGRONI ispirato a 'Odio l'estate' di Massimo Venier, con Aldo Giovanni e Giacomo, 2020






BARMAN: Andrea Pomo, bartender del The Jerry Thomas Speakeasy di Roma, classificato al numero 50 della classifica The World's 50 Best Bars 2019

INGREDIENTI:
45 ml Crocodile Gin
30 ml 
Vermouth Del Professore Classico
25 ml Bitter Del Professore
45 ml infuso Lemon Grey (tè nero a base di pompelmo e limone)
7.5 ml succo di melograno chiarificato
2 drops di soluzione salina
1 scorza di pompelmo

Bicchiere:
 Collins
Garnish: peel di pompelmo



PREPARAZIONE:
Miscelare tutti gli ingredienti, tranne la scorza di pompelmo e raffreddare fin quasi al punto di congelamento. Applicare la carbonatazione a 2.9 bar di pressione. Versare in un bicchiere collins ghiacciato con ghiaccio chunk e spremere la scorza di pompelmo sopra il drink.



ISPIRAZIONE:
I comici preferiti del bartender chiamano il regista dei loro primi successi per recuperare la vecchia alchimia e ne scaturisce un film spontaneo, in memoria dei vecchi tempi: un vero proprio twist on classic! La reinterpretazione si basa proprio su questo: Andrea Pomo ha voluto reinterpretare un grande classico intramontabile come il Negroni, IL Fenomeno Italiano. Ha scelto il Negroni perchè tre sono gli ingredienti che hanno creato questo drink unico, come tre sono i comici che hanno creato a loro volta una comicità unica. Il drink è una semplice rivisitazione del Negroni che si basa sul terroir e la stagione durante la quale è stato ambientato il film: l'estate. Quindi, un drink fresco e con prodotti freschi. Tutto nasce nel The Jerry Thomas Speakeasy, primo 'secret bar' italiano, quest'anno in posizione numero 50 nella lista del The World Best 50 Bars, nato a Roma dieci anni fa con l'idea di riportare alla luce uno stile di miscelazione ormai dimenticato. Nel 2010 un gruppo di bartender decide infatti di dare vita a questo piccolo Club nel cuore della Capitale, mettendo a disposizione di colleghi, appassionati e curiosi, un luogo dove sperimentare e condividere le proprie, particolari esperienze. Gli anni che seguono sono fatti di viaggi, ricerca, studio, scambi culturali, seminari e tanta determinazione che permette al The Jerry Thomas Speakeasy di entrare per ben cinque volte nella classifica dei “50 World Best Bars”. Nel 2013 dopo una lunga e minuziosa ricerca storica e tecnica, vede la luce il “Vermouth Del Professore”, primo di una lunga serie di prodotti ideati in collaborazione con le Distillerie Quaglia, compresi tre gin di altissima qualità. E lo scorso anno esce anche Twist on classic – I grandi cocktail del Jerry Thomas Project”, volume edito da Giunti, che vede raccontati i quattro protagonisti di questa storia: Roberto Artusio, Leonardo Leuci, Antonio Parlapiano e Alessandro Procoli. Un libro che si fregia della prefazione di un cliente affezionato d'eccezione, Jude Law - che durante le riprese delle due stagioni di The Young Pope e The New Pope si affacciava spesso al locale - e la prefazione dello storico dei cocktail, David Wondrich.